Fillid' è forza homai (Domenico Obizzi)
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- Editor: André Vierendeels (submitted 2016-03-29). Score information: A4, 4 pages, 71 kB Copyright: CPDL
- Edition notes:
General Information
Title: Fillid' è forza homai
Composer: Domenico Obizzi
Lyricist:
Number of voices: 1v Voicing: S
Genre: Secular, Aria
Language: Italian
Instruments: Basso continuo
First published: 1627 in Madrigali et arie a voce sola, no. 17
Description:
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Original text and translations
Italian text
Fillid' è forza homai
ch'apra il varco ai lamenti,
e con musici accenti,
sopra in parte i miei guai,
sopra in parte imici guai.
Gia che non posso palefatti à pieno,
quanto chius' ho nel seno,
e provarti ch'Amore,
fu possessor mà non tiran del core.
Io t'amo, io confesso,
amo ma non adoro,
ardo ma si ma non moro,
e' un amor senza eccesso.
Che canto amante son quanto riamato,
sprezzo se son sprezzato,
che non conosce il core,
nel imperio d'Amor tiranno Amore.
Chi mi mosse à mirati,
donna bugiarda e serra,
rispondi mensogniera,
chi mi mosse ad amarti.
Altro che vezzi e le proferte sole,
di tue finti parole,
ch'esch'e lacci d'Amore,
prender volcan nelle sue frond'il cor.
Quanto per te soffersi,
e fatich'e dissaggi,
le morbidezz'e gl'aggi,
forse perte non persi.
Forse letto non fei noturno errante,
picciol Pino vagante,
e pur non hebbe il core,
per premio del patir cambio d'Amore.
Questo è che mi adolora,
ben che picciol tormento,
veder ch'atri contento,
nelle tue braccia mora.
Ed io che quasi possessor gia fui,
ti veda fatt'altrui,
non per colpa del core,
che non promisse senza l'oro Amore.
Io porto e meco porto,
la mia fè la tua frode,
libero in tanto gode,
il cor d'esser risorto.
Fillide tuo faro se farai mia,
cio basti e tanto fia,
e con egual' amore,
di due cor se vorrai faremo un core.