Ecc' oscurati i chiari raggi (Giovanni Pierluigi da Palestrina)
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- Editor: Richard Mix (submitted 2020-08-04). Score information: Letter, 17 pages, 167 kB Copyright: CPDL
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General Information
Title: Ecc' oscurati i chiari raggi
Composer: Giovanni Pierluigi da Palestrina
Lyricist: Francesco Christianicreate page
Number of voices: 4/5vv Voicing: SAT(T)B
Genre: Secular, Lament
Language: Italian
Instruments: A cappella
First published: 1555 in Il primo libro de madrigali a 4 voci, no. 23
Description: A eulogy for Livia Colonna
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Original text and translations
Italian text
Ecc'oscurati i chiari raggi al sole,
e tenebrosi or veggio i sette colli
il dolce riso è fatto amaro pianto,
e mest' all' Appenin
rivolge il corso il Tebr' altier,
poichè l'orrenda morte,
l'alta colonna suo post' ha sotterra.
Rara beltà non mai più vista in terra
che fea co’l suo apparir già scorn’al sole.
empia sorte n’ha tolto, o cruda morte,
per dar perpetua notte à questi colli
hai troncato sua vita a mezzo il corso
lasciando amor e’l mondo in doglia e in pianto
Questo doglioso stil colmo di pianto,
ascolta tu qua gius’in terra.
anima bella che volgesti il corso
la tetra nube à sempiterno sole,
mentre ch’io parlo a questi ingrati colli
che risuonan pietà, dolore e morte.
Mai fu più cruda, ò più spietata morte,
squarciato ha quel bel vel di ch’hor in pianto
legan la nera benda i Lazii colli.
Ahi cruda voglia, empia ed avara terra!
E voi stelle nemiche al nostro sole,
come poteste mai troncargli il corso?
Privo di fed’oltre l’usato corso
digiuno di pietà vago di morte,
ti scorgo, duro cuore,
perché eterno pianto
versi da gl’occhi la sanguigna terra
e ne restin dei Lazii infami i colli.
Ma voi, fioriti ed honorati colli
che di mentoria eterna havete il corso,
mill’anni e mille d’ogni fatt’in terra
deh, serbate vi prego in aspra morte
a dirne poi con doloroso pianto;
sì ch’a pietà divenga oscuro il sole.